Come mi sono trasformato o meglio, come mi hanno trasformato in una femminuccia succhiacazzi, beh, è una storia complicata. Già da ragazzo, appena superata la pubertà, sentivo dentro di me il desiderio di strofinarmi contro il cazzo duro di qualcuno, di baciare con la lingua qualche mio professore di liceo o diteggiarmi il buchetto del culo mentre ero in bagno a pisciare, rigorosamente da seduto.
L’avevo già capito che mi piacevano i cazzi, non i maschi, ma i cazzi di tutte le misure che pendevano in mezzo alle loro gambe, l’avevo capito guardando i film porno su internet, sbavando e segandomi fissando i mostruosi uccelli che sfondavano le fighe strette di qualche pornostar. Adoravo i membri neri che s’inturgidivano nelle bocche delle troiette bionde, amavo già i filmati di sottomissione dei ragazzi ai padroni e alle padrone, i video ipnotici per le femminucce come me, che ti sciolgono il cervello e la volontà.
Ora ho 19 anni, appena compiuti, sono abbastanza alto e magro, bianco, pallido ed efebico, nessun pelo, glabro completamente tranne che per un ciuffetto sopra il mio cazzetto. Sono un biondo chiaro, un po' spento e sciatto, dinoccolato quando cammino, ma con un culetto sporgente e sodo che spesso accarezzo delicatamente, quando sono da solo. Mi chiamo Marco e questa è la storia del mio incontro e del mio addestramento con Paolo, il mio padrone.
La cosa più difficile è stato il primo contatto, perché un vero incontro con un uomo, un maschio alfa (si dice così?) è stata la parte più cruciale dell'inizio della sottomissione della femminuccia che è in me. Il resto poi viene facile e naturale per la troietta, io ho sempre fantasticato di essere costretta a sottomettermi a qualcuno. Mi piacciono i rischi ed ero completamente consapevole che si trattava di un pendio scivoloso. Ho sempre voluto e sentito di meritare di perdere la mia identità di uomo e di servire i veri maschi. Più di ogni altra cosa al mondo. Qualsiasi tipo di resistenza, la paura che sentivo, era solo una parte importante ed eccitante della mia fantasia, le frocette come me hanno il desiderio di essere liberate dalla loro scelta, vogliono che qualcuno scelga per loro e che le conduca verso l’accettazione della loro gaiezza. Più giovani e non sposati sono, più desiderabili dai predatori seriali che ci sono nel web e nella realtà.
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